Furto di Hard Disk e sanzione del Garante
Dal furto di Hard Disk ne consegue una multa del Garante
Il GDPR sul tema è stato chiaro, chi subisce un furto e da questo ne consegue la perdita di dati personali contenuti, incorre nel rischio di essere sanzionato dall’Autorità, per di più dopo aver presentato regolare denuncia.
Sul sito del Garante per la Protezione dei Dati Personali è stato pubblicato il Provvedimento del 14 gennaio 2021 (doc. web 9538748) che riguarda il caso dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania (ARPAC) che ha subito il furto di un hard disk esterno.
L’ARPAC notificava ai sensi dell’art. 33 del Regolamento UE 679/20161 il furto di un hard disk esterno nel quale erano contenuti dati personali (copie di documenti di riconoscimento, CUD, modelli F24 – 730, buste paga, pratiche di rimborso etc.).
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Il Garante osserva che tale situazione ha comportato una illecita sottrazione e possibile divulgazione non autorizzata dei dati contenuti nell’hard disk esterno, e quindi che essa, “in virtù del numero degli interessati, della natura, numero e grado di sensibilità dei dati personali violati possa determinare un conseguente rischio per le libertà e i diritti degli interessati“; inoltre, avrebbe compromesso sia la riservatezza dei summenzionati dati che la loro disponibilità, in quanto “il salvataggio di backup non [era] andato a buon fine, di conseguenza i dati [erano] andati quasi tutti irreparabilmente persi”.
Le misure di sicurezza mancanti
L’Autorità, dall’analisi dell’istruttoria, ha rilevato la mancanza di misure necessarie per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio, richieste dall’art. 32 del Regolamento. Fa notare, nel provvedimento, che non fossero stati adottati:
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- tecniche in grado di assicurare la non identificabilità degli interessati ai quali i dati personali contenuti nel dispositivo si riferivano, per limitare il rischio della loro consultazione da parte di soggetti non debitamente autorizzati, tenuto anche conto che, presso il locale in cui era custodito il dispositivo sottratto, poteva accedere qualsiasi dipendente;
- accorgimenti necessari a consentire la continuità, su base permanente, e il ripristino della disponibilità dei dati personali sottratti, essendo stato riconosciuto, da parte dell’ARPAC, come le operazioni di backup non abbiano dato buon esito e quindi, anche solo volendo considerare quelli registrati fino al XX, “i dati [siano] andati quasi tutti irreparabilmente persi”;
- procedure idonee a testare, verificare e valutare regolarmente l’efficacia delle misure tecniche e organizzative al fine di garantire la sicurezza del trattamento.
L’approccio è quello più volte evidenziato dell’Accountability, ossia della Responsabilizzazione del Titolare, che deve adottare (e saper dimostrare) un comportamento proattivo di messa in campo di dette misure di sicurezza anche finalizzate ad assicurare la corretta applicazione del Regolamento.
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Fonti: La beffa: dopo la denuncia di furto di un hard disk contenente dati personali arriva anche la sanzione- Dopo aver denunciato il furto di un hard disk subìsce la sanzione dal Garante Privacy – Privacy: quanto costa perdere un hard disk esterno